La teoria del complotto
Un complotto (o cospirazione) è un’azione condotta da più persone mediante un accordo segreto, che mira ad alterare o sconvolgere una situazione sociale consolidata.
La parola “cospirazione” deriva dal latino cum spirare (respirare con) e indica un accordo profondo, intellettuale e sentimentale, con l’intenzione di raggiungere l’obiettivo prefissato.
Il complotto viene solitamente architettato da un gruppo, una minoranza ristretta: si tratta di attori anonimi e avvolti nel mistero, per cui non si conosce chi realmente faccia parte dell’organizzazione.
Le informazioni sugli eventi più rilevanti vengono trasmesse velocemente grazie ai mezzi di comunicazione; la teoria del complotto seleziona alcune notizie e fotografie dal flusso informativo per insinuare il dubbio sulla veridicità delle informazioni.
Il complottismo
Il complottismo non presta attenzione alla verità e all’autenticità, ma alla verosimiglianza per poter diffondere il sospetto su ciò che appare.
La logica del complotto si basa sui pregiudizi. Quando si pensa a qualcosa, viene avviato il processo relativo al modo di intenderla e di darle una forma.
Se il modo di intendere risulta falsato e distorto si parla di pregiudizio, se invece è favorito e facilitato, si parla di presupposto. Il presupposto è quindi inevitabile perché compone e struttura un pensiero, mentre il pregiudizio falsa e distorce e fa parte della logica del complotto perché è manipolatorio.
Il concetto di “menzogna” è connesso a quello di “complotto” e si traduce in diverse forme difficili da individuare e da smascherare. La menzogna può cambiare il significato degli eventi e presentarli come non veri: è un’arma politica perché può provocare delle reazioni a catena con l’obiettivo di plasmare e manipolare la realtà.
Cosa sono le fake news?
Con il termine fake news si intendono tutte quelle notizie, che pur non avendo nessun fondamento verificato, circolano in rete, sui social network o sui media tradizionali.
Si tratta di menzogne, di cui è possibile dimostrarne la falsità, ma che comunque hanno un grande appeal e riescono ad arrivare a milioni di persone attraverso i canali di trasmissione.
Fake news in politica
Dal punto di vista dell’opinione pubblica, la politica è diventata teatro di fake news.
È ovvio che i social network, al giorno d’oggi, permettano più facilità nella diffusione delle fake news, che hanno acquistato una grande capacità per quanto riguarda la distorsione dei fatti e per ottenere più consensi.
Le accuse di divulgare fake news vengono utilizzate spesso in politica per delegittimare un avversario, specialmente durante i discorsi pubblici. Le cosiddette “bufale” si possono trovare sui quotidiani, quando i giornalisti non verificano la veridicità delle notizie, ma non solo.
Si può parlare anche di fake news online, soprattutto negli Stati Uniti, dal 2016 con le elezioni presidenziali che hanno visto la sconfitta di Hillary Clinton, in cui i social sono diventati un grande veicolo di fake news.
La rapidità di trasmissione dei social network trova inoltre un grande pubblico che, molte volte per comodità o per pigrizia, crede a ciò che legge online senza voler fare ulteriori approfondimenti.
Fake news: un fenomeno recente?
Le fake news non sono derivanti da internet come molti credono ma esistono già da moltissimi anni, solo che venivano chiamate semplicemente “notizie false”.
La rete però ha accentuato questo fenomeno rendendolo più diffuso e meno controllabile.
Le statistiche dicono che il 66% delle persone crede alle fake news e il 57% delle notizie false circolanti riguardano politica e cronaca.
Con la nascita e la diffusione di Internet, si pensava di avere a che fare con un mezzo democratico e onesto per condividere le informazioni ma in realtà, è ormai noto come miliardi di persone possano partecipare alla diffusione delle informazioni ad una velocità sconcertante.
È vero che la democratizzazione delle informazioni consente a tutti di partecipare, ma è altrettanto vero che chiunque può scrivere quello che desidera, includendo punti di vista distorti, opinioni ignoranti o disinformate.
Teorie complottiste e fake news che hanno fatto il giro del mondo
Le teorie complottiste fanno parte della nostra vita quotidiana ed il complotto è sempre esistito, in quanto caratteristica intrinseca alla natura umana: l’uomo non è fatto per agire in modo trasparente e genuino.
Nel corso degli anni sono emerse molte teorie cospirative e alcune si sono rivelate frutto della paranoia delle persone, che ha raggiunto dei livelli di follia che hanno dell’incredibile.
Il caso Titanic
C’è una teoria complottista secondo cui il Titanic sia stato affondato di proposito, con lo scopo di eliminare tre persone molto ricche ed influenti che si opponevano alla creazione della “Federal Reserve”, fondata l’anno successivo alla tragedia.
La teoria del PID
Conosciuta come la teoria del PID (Paul is dead?) è la teoria della morte di Paul McCartney, secondo la quale il famoso cantante sarebbe morto in un incidente stradale e, per conservare il suo successo, la band avrebbe deciso di sostituirlo con un sosia, lasciando però indizi nelle canzoni e nelle copertine degli album.
“La Terra è piatta”
Una delle teorie più famose è quella che sostiene che la Terra sia piatta: nonostante la scienza abbia dimostrato da secoli la forma sferica del nostro pianeta, i terrapiattisti sono convinti che sia esso piatto.
Gli attacchi a Barack Obama
Una teoria complottistica, che ha visto protagonista Obama, era quella che affermava la capacità dell’ex presidente degli Stati Uniti d’America di controllare il meteo, al fine di distogliere l’attenzione dei cittadini da alcune polemiche alimentate nei confronti della Casa Bianca.
Riguarda proprio l’ex presidente degli Stati Uniti una delle bufale più diffuse negli ultimi anni: in passato, una serie di falsi del certificato di nascita di Barack Obama, hanno messo in discussione il suo luogo di nascita, ed è risaputo che non si potrebbe aspirare alla Casa Bianca senza essere nati in America. Le voci sono state poi smentite affermando che Obama sia nato ad Honolulu, Hawaii.
L’email di Bill Gates
Una delle prime fake news circolate su Internet è stata creata nel 1997 ed era un’email che cominciò ad arrivare a tutti nel mondo, il cui contenuto citava la volontà di Bill Gates di regalare del denaro ai destinatari.
Sono numerose anche le fake news sui vaccini, specialmente con l’attuale pandemia; una di queste troverebbe in uno dei vaccini autorizzati una possibile causa dell’infertilità femminile.
Il web e i social network hanno oggi più che mai un potere colossale, poiché il flusso di disinformazione che si diffonde online è in grado di manipolare gli utenti mediante la pubblicazione di notizie allarmanti.
Plandemic
Si è inoltre diffusa in un video online e in un libro diventato bestseller su Amazon, “Plandemic”, la teoria che mette insieme una serie di bufale sul Coronavirus parlando di un piano più ampio. Quello secondo cui i “ricchi” avrebbero diffuso il Coronavirus per aumentare i tassi di vaccinazione.
L’autrice del video è Judy Mikovits, una biochimica caduta in disgrazia nella comunità scientifica dopo uno scandalo nel 2009 per uno studio che collegava la sindrome da fatica cronica a un retrovirus rinvenuto dai gatti.
Il video è stato rimosso da diverse piattaforme (come Facebook e Youtube) per la diffusione di informazioni fuorvianti e dannose alla salute pubblica.
Tra le affermazioni presenti nel video c’è l’idea che le mascherine, non solo non difendano dal virus, ma che il loro utilizzo sia pericoloso; che chiudere le spiagge sia un errore perché nell’acqua ci sono dei microbi guaritori e che il numero dei morti si stato esasperato per aumentare il controllo sulla popolazione.
Fake news e Covid-19
Sono tante le teorie complottiste che ruotano attorno al Covid-19 e tra le più diffuse c’è quella che il virus sia una “punizione” da parte degli Stati Uniti nei confronti dei suoi principali avversari: la Cina (a causa della guerra sui dazi), l’Italia (per via del suo allontanamento dall’USA) e l’Iran (per i trascorsi che ci sono stati tra i due Paesi).
Un’altra teoria è di chi crede che il virus sia stato utilizzato come mezzo per far calare il prezzo del petrolio, per questo motivo avrebbe colpito principalmente l’Iran (uno degli Stati con maggiori giacimenti di oro nero), l’Italia (il suo principale partner commerciale) e la Cina (il primo importatore al mondo di petrolio).
Un’altra grande pista complottista è stata quella secondo cui il Coronavirus in realtà potrebbe essere una grande macchinazione messa in atto da Bill Gates, padrone dell’OMS in quanto più grande donatore privato, per dominare il mondo. Gates nel 2015 avrebbe pagato un istituto di ricerca britannico per creare il Coronavirus e brevettarne anche il vaccino, con il fine di diffonderlo nel mondo, creare una situazione di panico, e poi dominare la Terra attraverso il vaccino.
Secondo alcuni in realtà questo nuovo virus sarebbe solo una grande menzogna, e a far ammalare le persone e ucciderle, non sarebbe il virus, ma il 5G. La nuova tecnologia, infatti, sarebbe estremamente dannosa per l’organismo, e provocherebbe tutti i sintomi riscontrabili nei malati di Coronavirus.
C’è da dire che la pandemia ha generato molta paura nella popolazione mondiale, ma è emerso anche il “sense of humor” di molti utenti della rete, scatenando l’immaginazione di chi giornalmente crea video, immagini e altri contenuti ironici, per cui talvolta è difficile distinguere le bufale dalle informazioni reali.
Fonti
Sitografia
Bibliografia
- Baldi B. “Complotti e raggiri. Verità, non verità, verità nascoste” Roma, Viella, 2018.