Newsletter: tra strategia e creatività

Le newsletter sono degli strumenti validi ed efficaci per farsi conoscere, ma dobbiamo comprenderne il corretto utilizzo per non farle diventare “spam” inutili.

In questo articolo capiremo insieme come creare newsletter dinamiche e accattivanti: buona lettura!

Quando possiamo chiamare un’email newsletter?

Un’email acquisisce il significato di newsletter nel momento in cui viene inviata periodicamente a tutti gli utenti che hanno lasciato il proprio indirizzo. Essa deve catturare in brevissimo tempo l’attenzione, per non venire cestinata o dimenticata.

Newsletter e spam

Ecco 4 step per rendere una semplice email un oggetto di marketing per la tua azienda.

1. La profilazione del cliente

Tutto parte dalla profilazione dei propri clienti, ovvero dalla creazione di una banca dati ben strutturata con tutti i contatti di cui siamo in possesso. Usualmente siamo in grado di avere questi dati perché i clienti compilano, per esempio, un form sul sito aziendale. Per incentivare gli utenti a lasciare la propria email possiamo utilizzare alcune strategie, come promozioni o regali.

2. La struttura del testo

Al giorno d’oggi possiamo trovare veri e propri software di scrittura che renderanno sicuramente più semplice costruire newsletter professionali e veloci.

Allo stesso tempo una scrittura più creativa, magari grazie all’aiuto di un copywriter, può decisamente svoltare la nostra intera campagna.

I software sopra citati sono molto utili ma non tengono conto, ossia di alcune ricerche preliminari che un professionista potrebbe fare, oppure di tutta la parte creativa necessaria a differenziarsi dagli altri. 

In conclusione, se tutti usassimo questi programmi avremmo newsletter molto simili fra loro e nessuna spiccherebbe rispetto alle altre.

Andiamo ora a vedere alcuni elementi testuali che caratterizzato l’esito finale di una newsletter:

  1. L’OGGETTO: 

Sì esatto, proprio quel corpo di testo che ci viene sempre ricordato di inserire prima di inviare un’email. Può sembrarci inutile, di poca importanza, ma invece è proprio con quelle poche parole che ci giochiamo tutta la partita. Sbagliare la compilazione di questo campo potrebbe, infatti, vanificare l’intero progetto. È con l’oggetto della nostra e-mail che attiriamo o meno l’attenzione del nostro target. Questa breve frase deve essere chiara, semplice e attraente. Deve incuriosire il lettore, portandolo a voler approfondire gli argomenti, e non deve contenere parole o espressioni riconducibili a possibili spam (gratis, regalo, ordina subito, chiama gratis etc.). Secondo alcuni studi le parole contenute dovrebbero essere fra le 6 e le 10, e preferibilmente non essere scritte tutte in maiuscolo, in quanto sembreremmo fortemente arrabbiati.

  1. IL CORPO DI TESTO: 

Per scrivere al meglio questa parte dovremo far attenzione ad alcuni aspetti. Quale è il nostro target? Cosa voglio comunicare? Qual è il nostro obiettivo, o i nostri obiettivi? Una volta fatte le giuste considerazioni diventa necessario scrivere con uno stile chiaro e coerente al nostro tone of voice, non essere banali ma fornire solamente informazioni utili e mirate alle esigenze del nostro cliente, sempre in maniera creativa. 

  1. SCRITTURA CREATIVA

No, non è un altro elemento, ma ci tenevamo a fare un piccolo focus su questo punto. Con “parte creativa”, “creatività” o espressioni simili non vogliamo dire che dobbiamo inserire le nostre parole come se stessimo trascrivendo un quadro di Picasso. Scrivere in maniera creativa vuole dire riuscire a scrivere in modo non asettico, partendo da un’idea, seguendo uno stile e mostrando empatia con il target

  1. IL NOME DEL CLIENTE: 

Riportare il nome del cliente all’interno dell’email è una strategia interessante, questo piccolo elemento è necessario per creare un legame più stretto con il nostro interlocutore, simulando un dialogo diretto. 

  1. IL GRASSETTO: 

L’utilizzo del grassetto può far emergere, evidenziandole, le parole più importanti del testo. Quelle parole che rimarranno più impresse al lettore, in quanto gli cattureranno più velocemente l’attenzione.  

  1. LA SUDDIVISIONE DEL TESTO: 

In ultimo punto, ma non per importanza, abbiamo la suddivisione del testo. Scandire il proprio messaggio con titolo, sottotitolo, corpo di testo e call to action è fondamentale per una buona fruizione del concetto. 

3. L’invio delle newsletter

Visto il possesso di una buona banca dati, e dopo aver creato un testo calzante con i nostri obiettivi, dobbiamo inoltrare la nostra newsletter in maniera corretta. 

Esistono per questo molteplici software di inoltro dei contenuti, strumenti utili a semplificarci queste operazioni. Creati appositamente per l’inoltro massivo di newsletter e scaricabili da internet, scegliendo quello più adatto alle proprie esigenze.

Come scrivere una newsletter - La casella di posta

4. L’analisi successiva

Dopo l’invio delle newsletter è importante svolgere un lavoro di analisi dei dati in possesso, per vedere quali risultati ha portato il nostro lavoro.

Alcuni parametri che possono essere valutati sono: il numero degli iscritti alla newsletter, il numero dei click ottenuti e il numero delle email aperte.

Per rendere veramente vincente l’invio periodico di newsletter dobbiamo aver ben chiari gli obiettivi da raggiungere. Normalmente si dividono in due aree di attenzione: la prima rivolta al risultato del proprio business e l’altra al messaggio o informazioni che si vogliono dare al cliente (raccogliere adesioni, divulgare notizie, scaricare contenuti etc.). 

Bene, adesso che sappiamo come gestire una newsletter in modo funzionale, analizziamo un case study!

Il boom dell’Estetista Cinica 🧠

Un esempio che rappresenta perfettamente la somma di tutti i suggerimenti sopra esposti, e che aggiunge anche innovazione e particolarità creativa, è quello dell’imprenditrice italiana Cristina Fogazzi (in arte “l’Estetista Cinica”). Vediamo grazie a lei come scrivere una newsletter efficace e accattivante!

La newsletter dell'Estetista Cinica Cristina Fogazzi

I successi ottenuti la pongono come caso non solo di studio per quanto riguarda il rapporto fra newsletter e marketing, ma anche come metodo da seguire per ottenere un risultato positivo. 

Partendo da ciò che abbiamo affrontato precedentemente, uno dei punti fondamentali per ottenere un riscontro positivo è la corretta formulazione dell’oggetto

La vita della nostra email: letta o spam? 📨

Esempio newsletter oggetto mail dell'Estetista Cinica Cristina Fogazzi

Esempio di oggetto dell’email – Estetista Cinica

L’esempio riportato sopra è un estratto di una delle newsletter di Cristina Fogazzi, come possiamo vedere abbiamo un unico concetto, un testo suddiviso in due parti e una grande creatività che attira l’attenzione.

Esempio newsletter corpo del testo della mail dell'Estetista Cinica Cristina Fogazzi

Così come possiamo leggere dall’estratto di questa e-mail, i testi sono sempre molto coinvolgenti, riportano fatti accaduti personalmente ma che potrebbero riguardare tutti. Espressi sempre in modo simpatico e diretto. 

Il messaggio è professionale e soprattutto utile a chi legge ma reso comunque accattivante.

Dal servizio offerto ai prodotti scontati, tutto viene sempre calcolato in ogni minimo dettaglio: prodotti legati alla stagione in cui è mandata l’e-mail per risolvere problemi contingenti, frasi dirette a creare l’urgenza, la possibile scarsità del prodotto, promozioni a tempo etc. 

Infine, in una email così ben strutturata, non può mancare un footer completo di tutta quella serie di pulsanti utili a risolvere ogni dubbio o necessità di chi sta leggendo. E allora bene a sconti se si completa il proprio profilo, alla possibilità di condivisione sui social, a prodotti per i fan più accaniti, consigli utili e Faq in caso di dubbi. 

Ma il suo obiettivo? 🔍

Quello di fidelizzare il cliente facendolo sentire importante e al sicuro, parte di un gruppo e soprattutto fiero di appartenervi.

Perché non dimentichiamo mai che la pubblicità più importante rimane sempre il passaparola di chi è contento del prodotto/servizio.

Conclusioni: qual è allora il segreto per cogliere sempre nel segno? 🖊

Creare sempre contenuti di valore da inviare ai propri contatti per creare un legame costante ma di livello qualitativamente buono.

Cercare di anticipare i bisogni dei clienti, essere di aiuto su problematiche reali o potenziali, rassicurare sulla nostra presenza o sui nostri prodotti. 

La nostra newsletter, in ogni sua parte, deve essere confezionata sull’azienda e per il target come un abito sartoriale.

Fonti

markelize: Come scrivere una newsletter efficace

italiaonline: Newsletter: cos’è e come renderla efficace

rdcom: Come scrivere una newsletter efficace nel 2021