Avete mai sentito parlare di Telemedicina, e-Health, ICTs? Sono probabilmente termini ancora poco noti tra le persone. Eppure, potrebbero essere la chiave giusta per una svolta davvero importante in ambito medico-sanitario, e non solo.
In questo articolo andremo ad approfondire tali concetti. Vediamo quindi insieme cosa significano, quali sono i loro obiettivi, le loro potenzialità e come posso essere strumento di innovazione socio-sanitaria.
Cos’è la Telemedicina?
Secondo quanto riportato dal sito del Ministero della Salute, per Telemedicina si intende
«una modalità di erogazione di servizi di assistenza sanitaria, tramite il ricorso a tecnologie innovative, in particolare alle Information and Communication Technologies (ICT), in situazioni in cui il professionista della salute e il paziente (o due professionisti) non si trovano nella stessa località»
La Telemedicina, in quanto tale, permette quindi di raggiungere un nuovo consolidamento del rapporto tra medico e paziente, e tra i diversi professionisti sanitari.
Non deve quindi essere intesa come una modalità sostitutiva della medicina tradizionale, ma come un strumento aggiuntivo che, anzi, rafforza quanto già presente sul territorio.
Come può esserci utile la Telemedicina?
Tra i maggiori benefici che possiamo trarre della Telemedicina troviamo:
- Equità di accesso all’assistenza sanitaria
Questo rappresenta un punto importante se pensiamo a tutte quelle zone con scarsi collegamenti (isole, zone di montagna, aree rurali).
- Migliore qualità dell’assistenza garantendo la continuità delle cure
Il paziente ha la possibilità di essere assistito a casa propria, senza che il medico sia presente di persona. A questo proposito possiamo parlare di Telemonitoraggio, soluzione pratica soprattutto per malati cronici. Questo porta inoltre ad alleggerire il carico degli ospedali e di tutte le strutture sanitarie presenti sul territorio.
- Migliore efficacia, efficienza, appropriatezza
Maggiore comunicazione tra i diversi attori con conseguente riduzione delle ospedalizzazioni, riduzione dei tempi di attesa, ottimizzazione dell’uso delle risorse disponibili.
- Contenimento della spesa sanitaria e contributo all’economia
I nuovi modelli organizzativi basati sulla Telemedicina implicano una gestione razionale dei processi sociosanitari con un conseguente impatto sul contenimento della spesa sanitaria, riducendo il costo sociale delle patologie.
Come si articola la Telemedicina?
La Telemedicina si articola principalmente su tre fronti: telemedicina specialistica, telesalute e teleassistenza. Vediamoli nel dettaglio.
Grafico classificazione
Telemedicina Specialistica
La Telemedicina Specialistica comprende i servizi che avvengono in una disciplina medica specifica. Si struttura a sua volta in sottocategorie e può avvenire tra medico e paziente, oppure tra medici specialisti. Consiste nell’erogare prestazioni mediche in ambito specialistico in via telematica.
Per fare un esempio, una visita dermatologica effettuata da remoto rientra in questa categoria: paziente e medico, o medici specialisti tra loro, interagiscono a distanza. È possibile scambiarsi documenti, informazioni, e dati relativi al servizio erogato.
Telesalute
La Telesalute è un’altra macroarea. È una modalità alternativa a quelle tradizionali con la quale il medico (solitamente di medicina generale) gestisce un paziente.
Anche questa avviene a distanza, garantendo al paziente una maggiore autonomia e alle strutture sanitarie un’organizzazione più semplificata. Si serve di nuove tecnologie e strumenti per monitorare, interpretare, diagnosticare, e curare.
Come già accennato, il Telemonitoraggio in questo senso si dimostra fondamentale. I pazienti che maggiormente beneficiano della telesalute sono i malati cronici e gli anziani.
Teleassistenza
Infine, la Teleassistenza. Questa entra a far parte dell’ambito socio-assistenziale, piuttosto che sanitario (come la telesalute). L’obiettivo in questo ambito è quello di fornire assistenza domiciliare alle persone fragili, gli anziani, i disabili. Essi infatti necessitano non solo di cure mediche, ma di una vera e propria presa in carico della persona a 360°.
Tutto questo grazie a strumenti e tecnologie sempre più personalizzate che permettono la giusta continuità assistenziale.
Per fare un esempio, una persona con ridotta mobilità che ha bisogno di essere assistita a casa, potrà in questo modo rivolgersi ad un operatore sanitario in caso di necessità 24 ore su 24.
La persona viene dotata di un dispositivo telefonico dotato di un piccolo radiocomando da tenere con sé per eventuali emergenze.
Il significato di e-Health e ICTs
Due concetti chiave che affiancano quello della telemedicina sono “e-Health” e “ICTs”.
- Il termine e-Health si riferisce all’interazione di un individuo (consumatore, paziente, o operatore sanitario) con le tecnologie digitali di informazione e comunicazione (ICTs), quali internet e dispositivi mobili.
- Il termine ICTs sta infatti per “Information and Communication technologies”. Si riferisce a tutto l’insieme delle tecnologie che hanno la funzione di elaborare e comunicare l’informazione tramite i mezzi digitali, il computer e le tecnologie informatiche correlate (hardware e software ), accessori e servizi per lo scambio delle informazioni.
Grafico delle ICTs
Cosa si intende con il termine e-Health
La parola “e-Health” si compone di “Health” che dall’inglese si traduce “salute”, e la “e” che può assumere vari significati.
Da una parte può voler rimandare al concetto di “elettronico”, dall’altra parte invece si potrebbe associare tale lettera a parole che caratterizzano meglio il concetto di e-Health come efficienza, empowerment, etica, equità, educazione e evidence-base.
In generale, possiamo affermare che il termine comprende una vasta gamma di significati e servizi che spaziano dalla medicina e dall’assistenza fino all’information technology. e-Health è da considerarsi come un grande ombrello sotto il quale troviamo vari componenti.
I cosiddetti servizi “elettronici”
Un ruolo chiave, ad esempio, è rappresentato dalla cartella clinica elettronica e dal fascicolo sanitario elettronico. Questi sistemi permettono la raccolta di dati sulla storia clinica dei pazienti, sui loro esami e sulle terapie in corso.
È possibile così archiviare elettronicamente molte informazioni per aiutare il medico a prendere le migliori decisioni per la cura, e il paziente ad avere diretto accesso alle sue stesse informazioni. Un vantaggio che ne consegue è l’eliminazione della documentazione cartacea, insieme a molti altri.
L’interoperabilità tra sistemi
Un altro componente è l’interoperabilità tra sistemi, ovvero l’identificazione di standard nella raccolta dei dati. Ciò renderebbe possibile, per esempio, accedere ai dati di un paziente ricoverato in un ospedale e proveniente da una differente area geografica nella quale è in uso un diverso sistema di cartella clinica elettronica.
Allo stesso modo consentirebbe agli ospedali stranieri di consultare la storia clinica di un cittadino italiano quando egli si trova all’estero per viaggio o per lavoro.
La prescrizione elettronica
Infine, e-Health comprende la prescrizione elettronica: le ricette passano dal formato cartaceo a quello elettronico. Questa “dematerializzazione” consente molteplici impieghi della ricetta stessa, come il monitoraggio delle cure.
I vantaggi dell’e-Health
I vantaggi che porta l’ e-Health sono molteplici. Tra i più importanti ci sono:
1.Supporto alla gestione di patologie croniche
2.Maggiore efficienza e qualità delle cure (maggiore accuratezza delle diagnosi, maggiore precisione delle procedure mediche, ecc.)
3.Riduzione del costo economico delle cure
Tutti questi strumenti lavorano in sincronia per portare all’obiettivo più alto del cosiddetto “Patient’s Empowerment”.
Quest’ultima nozione, a sua volta, rimanda a una ridefinizione dei rapporti paziente-professionista sanitario: tradotto dall’inglese significa letteralmente “potenziamento del paziente”.
Consiste nel fornire al paziente più strumenti possibili affinché esso possa prendere decisioni più consapevoli circa il suo benessere. Il paziente partecipa più attivamente alle proprie cure, informato ed educato dai medici. E, paradossalmente, la distanza tra la persona e il medico diminuisce.
Si ha così una maggiore educazione sanitaria e una riduzione delle diseguaglianze culturali e sociali.
Le conseguenze del Covid-19 sulla Telemedicina
La pandemia, aimè, merita una menzione a parte. L’emergenza sanitaria è stata l’occasione per sperimentare soluzioni che hanno consentito di contenere il contagio, ridurre le ospedalizzazioni e gestire i pazienti sul territorio.
Data la mancanza di un trattamento medico efficace per contrastare il virus, le misure sanitarie per contenere il contagio si sono focalizzate principalmente sul distanziamento sociale, sull’uso della mascherina e sull’obbligo di effettuare un periodo di quarantena da parte delle persone infette.
Le misure di prevenzione
In ambito ospedaliero e ambulatoriale le misure di prevenzione sono state ancora più pesanti: l’accesso alle strutture ospedaliere per le visite mediche, per i trattamenti e per accertamenti non urgenti, è stato interrotto.
Si sono create così lunghe liste di attesa e ritardi potenzialmente pericolosi. Di fatto, è stato necessario escogitare nuovi modi di interazione tra il medico e il malato.
A questo proposito, i sistemi di telemedicina hanno aperto nuove strade nella gestione sanitaria dei pazienti durante situazioni di emergenza, come proprio quella da Covid-19. Nei tempi del Covid-19, la telemedicina ha rappresentato una delle soluzioni più efficaci per la gestione, consentendo di ridurre appunto l’accesso alle strutture ospedaliere e concorrendo quindi al contenimento della diffusione del contagio.
Con la pandemia e i problemi di comunicazione e interazione legati ad essa, la ricerca si è spinta molto verso l’utilizzo di nuove strategie per poter comunque mantenere l’attenzione su tutti i pazienti. Gli ospedali hanno di fatto dirottato l’attenzione verso i nuovi malati (persone che hanno contratto il virus in forma grave).
La realtà virtuale in ambito medicom
La realtà virtuale, in questo caso la creazione di spazi virtuali che riproducono fedelmente un contesto reale di tipo ospedaliero-ambulatoriale, può far sì che tutti i pazienti vengano “considerati”.
Per fare alcuni esempi, ci sono molte aree mediche che hanno necessitato una continuità medico-sanitaria.
Negli ultimi anni l’uso della realtà virtuale è stato infatti proposto come nuova soluzione tecnologica in diverse specialità mediche tra cui la neuroriabilitazione, la salute mentale, il dolore cronico, o i disturbi alimentari.
La realtà virtuale è una tecnologia interattiva che offre la possibilità di creare ambienti virtuali con caratteristiche specifiche disegnate su indicazione dei clinici o dei ricercatori a seconda degli obiettivi terapeutici.
Conclusioni
Riusciamo a questo punto a capire l’importanza di questi tre concetti al giorno d’oggi e nel futuro più prossimo. Sono le prossime frontiere in ambito socio-sanitario. Quelle che ci permetteranno una sempre più efficiente ed efficace gestione dei pazienti e organizzazione sanitaria.
La coniugazione della medicina e della tecnologia, affiancata dal progredire delle nozioni scientifiche, porterà molteplici vantaggi per tutti.
Cure sempre più individuali e personalizzate sulla base delle esigenze dei singoli individui. Maggiore efficienza delle strutture sanitarie si accompagnerà a una maggiore efficacia della gestione dei pazienti.
Inoltre, non meno importante, i caregiver potranno inserirsi con più facilità nella gestione assistenziale e sanitaria dei propri cari.
Si viene a creare così un triangolo di figure in maggiore sincronizzazione tra loro: paziente, medico, caregiver. È come una formula magica per migliorare il funzionamento di un sistema già presente sul territorio.
La telemedicina come strumento di inclusione sociale e culturale
Alcuni potrebbero pensare alla telemedicina come a un aumento delle distanze. Come qualcosa che porta inevitabilmente le persone ad allontanarsi tra loro, con un risvolto negativo sulla qualità dei servizi erogati. Ma, al contrario, la Telemedicina e i suoi strumenti possono ridurre queste distanze.
Possono garantire equità di accesso alle cure a tutti i cittadini, indipendentemente dal luogo di provenienza, dallo stato sociale, dall’etnia, dall’età.
La Telemedicina, pertanto, esce dall’ambito puramente sanitario e si pone come strumento per una maggiore inclusione sociale e culturale.
Tuttavia bisogna considerare alcuni aspetti limitanti della telemedicina.
Vantaggi e svantaggi della telemedicina
L’accesso alla telemedicina, come ad altri strumenti di monitoraggio domiciliare, sembra non essere disponibile per tutti i pazienti. Questo porta inevitabilmente a una disparità nell’assistenza e a importanti disuguaglianze di salute.
Inoltre, si aprono nuove problematiche legate alla privacy, all’accesso e al potenziale abuso dei dati dei consumatori. È necessario pertanto considerare gli aspetti etici legati a queste nuove tecnologie e alla promozione di criteri di equità per evitare che l’e-Health diventi un ulteriore fattore di discriminazione sociale, economica, e politica.
Altra problematica potrebbe essere rappresentata dalla lingua inglese, spesso usata in ambito tecnologico e spesso scarsamente parlata nel nostro paese, soprattutto nella popolazione anziana.
Per concludere, la telemedicina è senza dubbio un mezzo potente per il futuro, ma che al giorno d’oggi richiede sforzi per superarne le problematiche a essa legate e lungimiranza per le sue potenzialità.
Fonti
Bibliografia
- E-HEALTH: LA TELEMEDICINA IN ITALIA (Silvia Infriccioli e Isabella Signani)
Sitografia
- Ministero della Salute
- Blog Salute Digitale
- Okpedia
- Dalla telemedicina all’AI, ecco come Covid ha reso la sanità italiana più digitale
- Empowerment del paziente: quali rischi e benefici
- Telemedicina e realtà virtuale ai tempi della pandemia da Covid-19
- La telemedicina ai tempi della covid-19: una risorsa non alla portata di tutti
- e-Health
Per coloro interessati ad approfondire l’argomento, di seguito il link del documento ufficiale del Ministero Della Salute sulla Telemedicina: TELEMEDICINA – Linee di indirizzo nazionali