
La brand identity non è solo “il logo”
Spesso la parola brand identity viene associata al logo, ma in realtà non si limita a questo. Il logo viene infatti definito la punta dell’iceberg della brand identity.
Per brand identity si intende l’identità di marca, ovvero tutti gli elementi e le caratteristiche che contraddistinguono un brand.
Per rendere l’idea dobbiamo immaginare i brand come persone: proprio come queste anche i marchi hanno un carattere, un colore preferito, si vestono seguendo uno stile preciso, parlano in un certo modo.
Un esempio
Lo zio Franco, nato e cresciuto in un borgo sperduto tra i colli romagnoli parla con un accento molto marcato, racconta continuamente storie riguardanti i suoi viaggi sui treni storici, si veste sui toni scuri e predilige le giacche di tweed. Inoltre, ha una corporatura tozza ed è famoso per le sue guance paffute e per il suo carattere buono ed empatico.
Michael invece è un amico di mio cugino. È nato a Roma, ma da quando ha 6 anni vive a Milano. Non ha un accento preciso e quando parla usa spesso inglesismi provenienti dallo slang americano. Oltre a questo, ascolta musica trap, è un patito dell’abbigliamento urban, è alto 1.82 m, è molto magro, gioca a basket e quando si scatta i selfie allo specchio ha sempre un’espressione da duro.
Queste due descrizioni, seppur frutto di fantasia, guidano la nostra mente e creano nella nostra testa un’immagine via via più nitida di queste due persone.
Ma se dovessimo descrivere Franco e Micheal limitandoci a scegliere una forma geometrica e un colore?
È molto probabile che lo zio Franco sarebbe un cerchio marrone, mentre Michael sarebbe un triangolo rosso.
Questo perché la nostra mente tende a semplificare e a focalizzarsi su elementi chiari che ci facilitano la memorizzazione. Questo significa fare branding.


Perché è importante avere una Brand Identity
Oltre a distinguersi dagli altri, avere una brand identity efficace rappresenta un vantaggio competitivo rispetto ai competitor: se si è più riconoscibili è più facile che eventuali clienti si ricordino di noi e che di conseguenza ci contattino per un servizio o acquistino sul nostro ecommerce.
Allo stesso tempo, avere un marchio ben progettato ci dà la possibilità di mantenere la comunicazione chiara e coerente nel tempo: che si debba realizzare un post facebook o mettere su uno stand fieristico da 30mq, avere un manuale di stile in grado di raccontare e spiegare il nostro marchio fa certamente la differenza.
Come si compone un progetto di Brand Identity
- Raccolta del brief
- Analisi di anteriorità
- Moodboard
- Bozze grafiche
- Logo design definitivo
- Definizione tono e stile
- Immagine coordinata
- Manuale di stile
La Brand Identity in dettaglio
Raccolta del brief
Intervistare il referente aziendale per raccogliere informazioni e aggettivi che descrivono l’azienda. Si definiscono inoltre gli obiettivi che l’azienda vorrebbe raggiungere a livello di posizionamento e immagine percepita.
Analisi di anteriorità
Se l’azienda non è appena nata avrà sicuramente realizzato materiale a stampa o digitale in passato. Lo si analizza e si mantiene ciò che c’è di buono, con l’obiettivo di portare l’immagine dell’azienda su un nuovo livello.
Moodboard
Vengono raccolte grafiche, loghi, immagini e illustrazioni evocative, così da avere un supporto e un riferimento stilistico per costruire il nuovo marchio.
Bozze grafiche
Utilizzando tutte le informazioni raccolte negli step precedenti vengono prodotte delle bozze grafiche. Si parte con schizzi fatti a mano fino ad arrivare a loghi embrionali in digitale su cui lavorare, per poi fare le opportune modifiche.
Logo design definitivo
Mantenendo la direzione artistica scelta nello step precedente, si procede con la definizione del logo definitivo, andando a lavorare su palette cromatica, caratteri tipografici e declinazioni.
Definizione tono e stile
Quasi parallelamente allo step precedente si definisce in maniera chiara il tono e lo stile del brand, ovvero come comunica il brand: che parole usa, se parla in maniera formale oppure no, quali forme, quali colori o quale stile fotografico/grafico lo definiscono e lo rendono riconoscibile.
Immagine coordinata
Durante questo step, in base alle esigenze del cliente, si procede alla realizzazione del materiale di supporto, come ad esempio biglietti da visita, volantini, carta intestata, pattern, icone, illustrazioni e così via.
Manuale di stile
Come output finale viene prodotto il manuale di stile, ovvero il manuale di istruzioni del brand. Questo manuale serve per realizzare in qualunque momento, da un qualsiasi professionista, progetti aderenti e coerenti con l’identità del brand.
Differenza tra branding, restyling e rebranding
Branding, restyling e rebranding sono parole simili, ma contengono al loro interno significati molto diversi fra loro.
Cosa vuol direbranding?
Con branding si intende partire da una tela bianca su cui costruire un marchio da zero. Si deve fare particolare attenzione al target e al mercato di riferimento, perché non si può fare affidamento a dati precedenti se non a quelli dell’esperienza personale del professionista.
Cosa vuol direrestyling?
Con restyling, invece, il più delle volte si intende “dare una svecchiata” al brand. Questo significa mantenere tutti quelli che sono i caratteri distintivi del marchio, ma proiettarlo (a livello visivo) nel futuro. In questo caso si deve stare molto attenti a non esagerare, per non intaccare la riconoscibilità del brand. Non si tratta semplicemente di fare il restyling di un logo, ma di andare a migliorare l’immagine percepita.
Cosa vuol direrebranding?
Con rebranding invece si intende qualcosa di più complicato rispetto alle voci precedenti. Solitamente per motivi strategici si decide che il marchio deve cambiare identità. A volte anche il nome. In questi casi si va a lavorare su un marchio che ha una storia, con l’obiettivo di ridefinire completamente la sua identità, sia dal punto di vista visivo che da un punto di vista strategico. Se questa operazione non viene governata con cura e attenzione, il rischio è chiaramente quello di peggiorare il posizionamento del marchio rispetto all’identità precedente. Ecco perché per fare un rebranding bisogna affidarsi sempre a una realtà specializzata e competente.